Il Black Friday e il Cyber Monday caratterizzano ormai ogni anno il nostro autunno, ciclica tappa obbligata di sconti e offerte esclusive. Così tanto che il bombardamento del marketing sul Black Friday inizia già settimane prima del fatidico Venerdì Nero. Eppure l’altra faccia delle occasioni imperdibili è un consumismo spietato, che a lungo termine danneggia portafoglio e ambiente. C’è chi sta promuovendo una controtendenza consapevole: il Circular Monday. Scopriamo cos’è.
Circular Monday: controtendenza a sostegno della sostenibilità
La giornata del Circular Monday è nata in Svezia nel 2017, volta a promuovere un consumo circolare. Ogni anno cade il lunedì prima del Black Friday, in antitesi con il Cyber Monday del lunedì successivo e continua per le settimane a venire. La ricorrenza a ridosso di questo celebre periodo di sconti, offerte e acquisti non è casuale: è un evento volto proprio a sensibilizzare e responsabilizzare, in controtendenza al consumismo sfrenato. La giornata della circolarità rappresenta un’iniziativa d’impatto globale per promuovere pratiche, prodotti o servizi circolari. In concreto: riuso e riciclo. Una campagna collettiva, quindi, per un futuro più sostenibile. Nelle prossime settimane si manterranno le promozioni del Cicular Monday, per portare l’attenzione sul ri-uso e l’importanza della economia circolare.
L’obiettivo è promuovere un consumo sostenibile, che mira a non intaccare le risorse naturali e che possa essere integrato in un modello economico circolare. Il Circular Monday si concretizza anche in un grande movimento sui social network, identificato con l’hashtag #CircularMonday. Sul sito ufficiale dell’iniziativa sostenibile viene inoltre fornito un database di aziende circolari in tutto il mondo. Infatti oggi il movimento coinvolge oltre 40 nazioni in tutto il globo. In continua crescita e ampliamento ogni anno: il mercato second-hand continua ad espandersi, ad oggi assestandosi su un valore di circa 130 miliardi di euro.
Cyber Monday, ricordo degli esordi dell’e-commerce
La settimana successiva al Giorno del Ringraziamento americano rappresenta un baluardo ormai globale (uscito dagli originari confini statunitensi) di sconti e spinta propulsiva al consumo. Il Cyber Monday cade ogni anno il lunedì successivo al Venerdì Nero della frenesia dello shopping, ormai praticamente come una sorta di prolungamento di quest’ultimo. Eppure inizialmente non era così: erano due momenti bene distinti. Infatti il Cyber Monday (traducibile in italiano come “Lunedì Cybernetico”) nasce come tale circa 20 anni fa (mentre l’evento Black Friday già negli anni ’50). Infatti il termine è stato coniato nel 2005 dalla National Retail Federation, facendo il suo debutto su un comunicato stampa legato all’e-commerce, in brevissimo adottato da tantissimi negozi online.
L’obiettivo era incoraggiare lo shopping online, in un momento storico (metà degli anni 2000) in cui l’e-commerce era ancora agli esordi e poco diffuso. Infatti, la giornata degli sconti online fu fatta cadere di lunedì non per caso. In un’epoca in cui la connessione internet a casa era spesso lenta e lasciava a desiderare, si tentò di coinvolgere i consumatori una volta che erano già tornati in ufficio, dopo il weekend del Ringraziamento con i loro familiari: supportati e invogliati nei loro acquisti online dalle ben più efficienti connessioni internet che avevano sul loro posto di lavoro. Un’altra geniale tattica di marketing targata USA, che si rivelò di successo.

