Ogni giorno ciascuno di noi si affida alle notizie per comprendere il mondo e fare scelte adeguate relative alle nostre vite. Ma invece che aiutarci a compiere dei passi avanti, le notizie ci lasciano spesso una sensazione di impotenza, frustrazione, rabbia, fino a diventare assuefazione ed apatia.
Di fronte a titoli strillati in continuazione su crisi, guerre, corruzione, violenza e scandali, molti di noi decidono addirittura di non informarsi più. E questo non è solo un male per il settore dell’informazione, ma nuoce alla democrazia e alla società intera distruggendo l’energia e la fiducia delle persone, rendendo più difficile per ciascuno di noi immaginare un mondo migliore.
Le notizie non dovrebbero essere così: dovrebbero anche mostrare come la società, le comunità, le istituzioni e le organizzazioni lavorano ogni giorno per migliorare il mondo in cui viviamo. Ovviamente avremo sempre bisogno anche di giornalisti che denuncino le cose che non vanno, garantendo il buon funzionamento della democrazia e il rispetto dei diritti di tutti, ma è importante che le notizie ci aiutino a vedere anche le soluzioni in grado di rispondere ai problemi, e non solo i problemi.
Siamo protagonisti di un grande cambiamento. Sono sempre di più gli editori e i giornalisti, oltreconfine, che hanno colto i vantaggi di un approccio più orientato alle soluzioni, chiamato “giornalismo costruttivo”, e che hanno deciso di raccontare le notizie in un modo nuovo, in grado di infondere fiducia nel futuro, raccontando storie su come possono essere risolti i problemi, riportando casi di successo di situazioni difficili simili già risolte da altri nel passato.
Non si tratta di addolcire la realtà, né di guardare solo al bicchiere mezzo pieno, ma di descrivere i fatti come realmente sono, fornendo un quadro più ampio, raccontando cosa funziona e cosa no, e perché. Si tratta di dare una visione di speranza nel mondo che ci circonda, senza ricorrere a titoli strillati o racconti artefatti e fuorvianti per vendere più copie, fare più ascolti o influenzare l’opinione pubblica.
Pensiamo ad un quadro più ampio.
Immagina se le notizie quotidiane ci informassero non solo su cosa cosa non va, ma anche a immaginare come le cose potrebbero essere migliorate. Cosa accadrebbe se le notizie raccontassero anche ciò che funziona e le possibili soluzioni ai problemi che oggi vengono strillati in prima pagina? Le persone si informerebbero più volentieri, le conversazioni tra di loro cambierebbero, e invece di lamentarsi dei soliti problemi comincerebbero a parlare anche di ciò che funziona e di come dare il loro contributo per migliorare ulteriormente le cose. E i problemi si risolverebbero più velocemente.
Insieme all’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, noi di BuoneNotizie.it vogliamo costruire qualcosa di straordinario: un nuovo modo di informare in grado di avere un grande impatto sul panorama dell’informazione, oggi infestato da notizie ansiogene e volutamente spettacolarizzate per attirare a tutti i costi la nostra attenzione.
La nostra missione è quella di fornirti un’informazione diversa, una narrazione che ti permetta di vedere il mondo da tutte le sue prospettive, non solo quelle più negative e ansiogene.
Vogliamo andare oltre a ciò che si vede in superficie e raccontarti anche le storie di chi ha trovato le soluzioni ai grandi problemi che ci affliggono e che leggiamo ogni giorno sulle prime pagine dei quotidiani.
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Immagina un mondo in cui l’informazione dia un impatto positivo alle nostre vite. Vogliamo costruire quel mondo insieme a te e ispirarti attraverso la visione di un mondo migliore!
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Silvio Malvolti
Fondatore di BuoneNotizie.it